Perché Napoli si chiama città partenopea?

Perché Napoli si chiama città partenopea?

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Napoli città partenopea

Perché Napoli si chiama città partenopea? Sei venuto tante volte a Napoli e ti sei chiesto il motivo per cui si dice anche città partenopea, è semplice la risposta alla tua domanda. Il termine “partenopea” si adopera come equivalente di “Napoli”, poiché in origine vi è una storia, oppure potrei chiamarla leggenda, dietro alle sue spalle.

Il termine giusto, come chiamare questo racconto ancora non è stato trovato, però cercherò di raccontarti in modo dettagliato il perché Napoli si chiama città partenopea. Questa terra contiene una storia di mille anni fatta di scoperte archeologiche eccezionali, di folclore, di preparazioni gastronomiche e di incanti geologiche.

Tutte queste ci donano viste esaltanti, e anche tanta emozione, leggendo il suo passato nei libri di grandi scrittori.

Perché Napoli è chiamata partenopea

Partenopea

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Nell’ espressione sociale il termine “partenopeo” è adoperato come sinonimo di “napoletano” per puntualizzare una persona nativa di Napoli.  Il termine deriva dal latino “parthenope”, quindi di origini antichissime senz’altro connesse ad una leggende greca.

Infatti, dopo approfonditi studi di persone competenti, si dice che tutto questo racconto giri intorno ad una leggenda, poiché con il nome “partenope” era chiamata una piacentissima sirena. Quindi arriviamo a comprendere che la narrazione si collega con l’Odissea.

La sirena Partenope

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La leggenda della sirena Partenope narra che una seduttrice affascinatrice di nome appunto, Partenope la quale condusse numerosi navigatori alla morte.

Ma quando Partenope incontrò Ulisse che, non cedette alle sue adulazioni, poiché si legò all’albero maestro della sua nave. Questa perse la testa e il suo cuore scoppiò d’amore per quest’uomo, ed il forte sentimento la condusse alla morte, anzi per meglio dire al suicidio.

Partenope morì in mare

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La sirene Partenope, la leggenda dice, che annegò nel profondo mare, per la freddezza di Ulisse, insieme alle sue sorelle. Il cadavere fu ritrovato nel fiume Sebeto, proprio qui i Cumani avrebbero potuto costruire la città di Napoli.

Però questo è uno dei tanti racconti, che sono stati detti negli anni, infatti un’altra leggenda parla di un’altra fanciulla, di nome Partenope che in greco vuol dire “vergine”, la quale viveva in Grecia passava tante ore seduta sugli scogli.

Lei guardava il mare pensando al suo amore, il giovane Cimone. Un dì i due adolescenti decisero di allontanarsi e, concluso un viaggio lunghissimo, arrivando su una nuova terra nuova molto ospitale la quale, dopo sarebbe stata Napoli.

La Sirena Partenope presente al Teatro San Carlo e non solo

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La sirena Partenope è presente su una facciata del Teatro San Carlo a Napoli.

Ma la possiamo vedere a Piazza San Nazzaro in una fontana. Riprodotta benissimo, mentre in una mano ha una lira e l’altra mano è rivolta verso l’alto. La Sirena Partenope è stata dipinta da tanti artisti ed ognuno ha voluto rappresentare questa sirena a suo modo.

Tante storie tante dicerie vere o false ma, che racchiudono sempre un briciolo di verità, una verità, che oggi noi non sapremo mai quale, ma una cosa è sicura che queste leggende hanno fatto innamorare ancora di più i napoletani e i tanti turisti.

Questa Napoli misteriosa affascinante e seduttiva che ha il potere di farci fantasticare nel suo passato, che è eterno, ci lega ancora oggi con tanti racconti avventuroso e passionale.

Ecco il motivo il perché Napoli si chiama città partenopea

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