Napoli sotterranea: biglietti, orari, ingresso, prezzi e altro

Napoli sotterranea: biglietti, orari, ingresso, prezzi e altro

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Napoli sotterranea

Napoli Sotterranea biglietti, orari, ingresso, prezzi e altro è il momento, forse, per far parte di un gruppo turistico, il quale vorrebbe visitare e scoprire un’altra parte di Napoli. Conoscere le viscere di Napoli, dove non batte il sole, poiché questa si trova a 40 mt di profondità, è uno vero viaggio.

Un percorso grandioso che cammina nel sottosuolo della città napoletana, lei la Napoli Sotterranea detta così dallo stesso nome del libro di Guglielmo Melisurgo (1889). Una lunga storia, piena di avvenimenti che dal III sec. a.C. i Greci, la cominciarono con l’apertura delle prime cave, per ottenere dei blocchi di tufo.

Napoli sotterranea e altro

Fonte imm. da thesooper.it/napo

Napoli Sotterranea: biglietti, orari, ingresso

Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 ad ogni ora. Il percorso dura circa 2 ore.

Prezzo dei biglietti dai 0 anni ai 6 anni: gratis

Costo dei biglietti dai 7 anni ai 12 anni: 6 euro

Prezzo dei biglietti dai 13 anni: 12 euro circa

Orari per visitare Napoli sotterranea con ingresso dal lunedì al venerdì dalle ore; 10,00 – 12,00 – 14,00 – 16,30

Orario per visitare Napoli sotterranea con ingresso nei giorni di sabato domenica e festivi dalle ore; 10,00 – 11, 00 – 12,00 – 14,00 – 16,30 – 18,00

Ogni giro turistico dura circa 60 minuti. Puoi arrivare per vedere Napoli Sotterranea partendo dal Centro Storico si passa a Napoli Sotterranea da Piazza San Gaetano in Via dei Tribunali. Oppure puoi prendere la metropolitana, con fermata Piazza Dante della Linea 1, per arrivare a Napoli Sotterranea.

Voglio dirti una cosa che, prima di visitare questa zona bellissima di Napoli, vi è un incontro a Piazza Trieste e Trento accanto al (Bar Gambrinus).

Puoi anche rivolgerti qui; laes@lanapolisotterranea.it  – o telefonare al 3339729875 o al 081400256 

Prenotazioni e biglietti on- line

La struttura di Napoli Sotterranea

Fonte imm. da upload.wikimedia.org/wikipedia

La struttura di Napoli Sotterranea, ha il suo percorso formato dalle cave di tufo greche, le gallerie sottostanti che in passato furono usate in svariate maniere.

Le cave di tufo servivano per la realizzazione della città, che poi furono adibite per l’acquedotto.

Ma durante il prolungamento della grande espansione della città, quando vi era il regno degli Angioini, furono diffuse diverse leggi.

Queste vietarono di portare in città il materiale da fabbricazione, tutto ciò accadde per evitare che, l’estensione delle costruzioni poteva divenire incontrollata

Questi divieti ai napoletani non piacquero, quindi i campani adoperando dei pozzi già sussistenti, e ingrandirono le cisterne sottostanti ottenendo altro tufo per fare altre costruzioni.

Il continuo di tale operosità ha reso fattibile, che oggi la città si innalzi su un’area curva, dando una debolezza sparsa delle strade, specialmente in svariati punti, dove nei giorni di energica pioggia, si aprono repliche di voragini.

Trascorsi tanti anni, il sottosuolo è stato usato come immondezzaio fino agli anni ottanta. Infatti, grazie al dinamismo di svariati volontari, che hanno ripulito tutto, oggi Napoli sotteranea è una perla, che ci parla del suo passato.

Munaciello di Napoli sotterranea

Fonte imm. da www.wineandfoodtour.it

O Monaciello di Napoli sotterranea, nacque dalla produzione di tante gallerie oscure e colme di mistero che crearono questa leggenda.

O Munaciello, tradotto in italiano vuol dire un piccolo monaco, il quale fu paragonato a uno spiritello.
Questo, era lui che agiva nella Napoli sotterranea dell’acquedotto, per poter lavare le diverse cisterne colme d’acqua e per percorrere gli stretti cunicoli, doveva avere un corpo magro e piccolo.

Noi napoletani lo immaginavamo che vestiva con un lungo mantello con il cappuccio per difendere dall’umidità.  Entrava in tutti i pozzi della città per poi intrufolarsi nelle case dei ricchi, lui quando stava in una abitazione, dicevamo, che rubava tutto.

Tale figura mingherlina, che si spostava come un fulmine con un cappuccio in testa, per nascondersi anche il viso, ebbe il nome del “O Munaciello” che circondava per le case, passasndo dagli scavi di Napoli.

Bè sarà una storiella, sarà una diceria ma nei cuori di noi napoletani questa storia ancora oggi è viva.

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